Neuropsicologia

La Neuropsicologia è la branca della Psicologia che studia gli effetti del danno cerebrale sul comportamento e sul sistema cognitivo. L’esame neuropsicologico è una valutazione clinica effettuata dallo Psicologo con una specifica formazione, che ha lo scopo di valutare le funzioni cognitive, emotive e comportamentali del soggetto.

Quando richiedere una valutazione neuropsicologica

  • Per diagnosticare precocemente una patologia, come nel caso di una sospetta demenza
  • Per individuare le funzioni cognitive danneggiate e/o quelle risparmiate a seguito di una lesione cerebrale (ictus, emorragia cerebrale, trauma cranico)
  • Per una diagnosi differenziale tra un disturbo di origine neurologica (deficit della memoria, demenza) o un disturbo psicologico (ansia, depressione)
  • Per avere un quadro clinico più completo sulle capacità di un individuo di svolgere le normali attività della vita quotidiana e rispondere a quesiti quali “può guidare l’auto?”, “può uscire da solo?”, “può tornare a lavoro?”
  • Per valutazioni di carattere medico-legali: per il rinnovo della patente, per danni post-traumatici (incidenti stradali o danni sul lavoro), per richieste di invalidità di accompagnamento e pensioni, idoneità a rendere testimonianza, capacità di stare in giudizio

Come si svolge

Attraverso un colloquio clinico e la somministrazione di test psicometrici. Ha una durata variabile (circa due ore) e necessita generalmente di due o più incontri. Consente di rilasciare un referto clinico.

Applicazioni riabilitative

Se necessario, a seguito della diagnosi, è possibile accedere a percorsi di intervento personalizzati:

  • Riabilitazione: grazie alle capacità plastiche del cervello questo è in grado di riprendersi da episodi traumatici, attivando processi rigenerativi che portano ad un certo grado di recupero funzionale. La riabilitazione delle capacità cognitive è un percorso adattato ai tempi ed alle possibilità del soggetto. Si svolge a tappe graduali fino a quando si osserva un miglioramento delle abilità, ma soprattutto il raggiungimento della miglior qualità di vita possibile dell’individuo e della famiglia.
  • Stimolazione Cognitiva: laddove non sia possibile recuperare l’abilità danneggiata, è possibile porsi l’obiettivo di esercitare le abilità residue, con lo scopo di potenziarle, favorendo così una gestione più consapevole delle proprie autonomie e rallentando il progressivo e naturale decorso del deterioramento cognitivo.

 

Entrambi i trattamenti prevedono degli esercizi da svolgere che talvolta possono essere mediati dall’utilizzo del pc. Gli incontri hanno una durata media di 1 ora e 15 min. e possono essere pianificati anche più volte a settimana.

Percorsi per la famiglia ed il caregiver

Laddove necessario, i familiari possono avvalersi di percorsi di sostegno psicologico per trattare con maggior consapevolezza le conseguenze della malattia ed anche per cercare, insieme ai tecnici, una serie di strategie di tipo pratico per affrontare le conseguenze della stessa che si ripercuotono nel quotidiano.

Percorsi per l’età evolutiva

Lo studio si avvale, inoltre, di consulenti esterni altamente qualificati per un supporto completo anche per l’età evolutiva (DSA, ADHD, ritardo mentale, disturbi dello spettro autistico).

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